x e del DowJones sembrano dire la stessa cosa: il movimento al rialzo partito nella prima settimana di marzo si è indebolito e si intravede già la fine del ritracciamento verso l'alto.
In particolar modo è evidente la debolezza del nostro future che sembra aver stoppato il ritracciamento ancor prima di aver toccato i minimi della precedente area di trading range (evidenziata in blue) formatasi sui minimi dell'ottobre scorso, cosa che invece gli altri future hanno fatto.
Il Dax, tuttavia, sembra si stia consolidando senza calo dei volumi sugli attuali massimi ed una rottura degli stessi lo riporterebbe a pieno titolo nella trading area precedente.
Insomma, come sempre non ci sono segnali univoci anche se su un paio di cose me la sentirei di scommettere: 1) i prossimi giorni sono decisivi per capire se le borse decidono di dare un "colpo di reni" e superare le attuali resistenze passando quindi da una situazione di "allarme rosso" ad una di "allarme arancione".
2) se questo dovesse accadere, potrebbe essere il Dax a "guidare" il movimento quindi è probabilmente l'indice da tenere maggiormente sotto osservazione.
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