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domenica 24 agosto 2008

Operatività sistematica o discrezionale?



Questa domanda penso se la siano posta, prima o poi, tutti coloro che si occupano di trading.
Le letteratura in materia è molto vasta e vede quasi sempre due opposte fazioni di autori che sostengono, entrambe con oggettive argomentazioni, le diverse tesi.
L'idea che io mi sono fatto è che, come in gran parte delle cose, non esiste una ricetta valida in assoluto, e le risposte sono spesso condizionate dalla personalità e dall'esperienza dei diversi traders.

Poco ma sicuro, un'attività di trading "altamente" discrezionale, almeno per il trader alle prime armi è il modo più facile per vivere una emozione forte destinata (Ahimè!) al fallimento.

Occorrono delle regole, e tali regole devono essere tanto più rigide quanto più ridotta è l'esperienza del trader.

Mentre cercavo di capire quale fosse per me l'impostazione ideale di trading mi sono imbattuto in un "gruppo" di autori e traders americani che mi ha in qualche modo illuminato.
Mi riferisco a Toby Crabel, Larry Williams e Linda Bradford Rascke, i quali hanno a lungo studiato il comportamento dei mercati e prodotto ampi studi statistici a riguardo; infatti, a prescindere dall'impostazione sistematica o discrezionale, lo studio del mercato nei suoi comportamenti passati è un passo obbligato per ogni trader.

Prendiamo ad esempio le tecniche di Opening Range Breakout, che sfruttano l'allontanemento del prezzo dall'apertura giornaliera in relazione ai livelli di volatilità dei giorni precedenti; sapere come un determinato mercato si è comportato in seguito a fenomeni passati, avere un'idea statistica di questo fenomeno, avere reports scritti, può far comodo sia a chi "traduce" poi il tutto in un rigido trading system, sia a chi invece, vuole mantenere il controllo delle posizioni in ogni momento.
Un esempio: se ieri un titolo azionario ha avuto una forte giornata di tendenza, che si abbia o meno un trading system, le probabilità che oggi si verifica un'altra forte escursione di prezzo sono basse, quindi forse sarà il caso di "riscaldare" tecniche di swing trading (o contrarian trend che dir si voglia).

Se invece lo stesso titolo ieri ha avuto una giornata di range ristretto, se c'è stato un Inside Day beh!, le probabilità di un'esplosione di volatilità sono più alte.

Per quanto mi riguarda ho quindi cominciato a "studiare" ed analizzare i titoli che mi interessano per capire le probabilità di determinati comportamenti come quello dell'alternanza di periodi di contrazione/espansione.

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